Ad Arluno, nel Milanese, la campagna elettorale è già vivace, tra sorprese e colpi bassi. Intervista al sindaco uscente: “Sono pronto a ricandidarmi nel 2019”.
5 NOVEMBRE 2018
ARLUNO (MILANO) – Ad Arluno la campagna elettorale per le amministrative 2019 è incominciata con insolito anticipo. Alla candidatura a sorpresa di Alfio Colombo, per la civica ‘Cambiamo Arluno’, ha risposto Moreno Agolli, primo cittadino uscente in cerca di riconferma. L’annuncio del sindaco di ‘Arluno Solidarietà e Progresso’, compagine di centrosinistra che da oltre 20 anni guida il paese, ha infiammato la competizione per via di una curiosa coincidenza.
Sindaco Agolli, il suo rivale Alfio Colombo l’ha criticata per aver ufficializzato la candidatura quando i giornali riportavano la notizia dell’arrivo del nuovo parroco: coincidenze?
“La polemica di ‘Cambiamo Arluno’ la trovo inutile e sterile. Si è trattato di un attacco personale. Se avessi davvero voluto sfruttare l’arrivo del nuovo parroco avrei annunciato la ricandidatura la settimana precedente. Così avrei avuto un lancio per la cerimonia”.
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Ma allora quando ha deciso di ricandidarsi?
“La riflessione è partita prima dell’estate. Politicamente ho il pieno appoggio del mio partito (il Pd, ndr) e dell’attuale maggioranza. Dopo aver fatto alcune valutazioni personali, a fine settembre ho maturato la mia decisione. Poi si è trattato di redigere il comunicato. La data d’uscita è stata casuale”.

Nella lettera di candidatura ha parlato di progetti ‘nel cassetto’, per esempio?
“Come da programma in questo mandato abbiamo svolto diversi studi di fattibilità. Parlo del Cralex, della nuova biblioteca, dell’accorpamento degli uffici comunali. Sono opere che hanno bisogno di coperture economiche e tempo. Nell’arco di 10 anni è possibile realizzarle portando avanti anche le manutenzioni ordinarie o emergenziali. Posso dire che se sarò riconfermato saprò come muovermi”.
E invece quali sono stati i ‘nastri tagliati’ più importanti?
“Questa amministrazione ha avviato la ristrutturazione del campo sportivo e lavorato sulle scuole, dove siamo intervenuti su tutti i solai. Un importante passaggio è stato anche il bando per la gestione del campo sportivo Sant’Ambrogio”.
Alfio Colombo si è sfilato dalla coalizione di centrosinistra: cosa succederà?
“Difficile fare previsioni. Per anni abbiamo proposto un gruppo compatto vincente, nonostante a livello nazionale il paese sia più conservatore. La scelta di Colombo ha sbaragliato tutto ed è un peccato perchè non c’erano motivi per separarci. Comunque se guardo ai voti del 2014 e a quanto fatto finora il mio gruppo è ancora forte: siamo in lizza”.
È plausibile una sua apertura al centro o più a destra?
“La nostra base è il Pd, ma costruiremo una lista civica esperta e rinnovata. Vista la situazione ci guarderemo intorno. Ovviamente non farò un’alleanza con la Lega (ironizza, ndr). Ma l’apertura verso qualche esponente civico, magari proveniente da aree politiche differenti, purché non iscritto ad altri partiti, è sul tavolo. In paese contano le persone”.

Nelle ultime settimane ha aperto una rubrica sulla sua pagina Facebook, ‘Il Sindaco Comunica’: non le pare una scelta tardiva?
“In questi anni ho gestito personalmente la comunicazione istituzionale, purtroppo non sempre in modo puntuale. È difficile spiegare i percorsi amministrativi anche perché i canali ufficiali vengono ignorati: abbiamo aperto uno spazio sul sito comunale dove scrivere al sindaco ma ho ricevuto 2 sole e-mail. Anche la nuova diretta del consiglio online non decolla: l’ultima seduta ha ricevuto 20 visualizzazioni”.
A proposito di Facebook: perché non si fa intervistare in diretta sulla pagina ‘Sei di Arluno se…’?
“È vero, la campagna elettorale si fa anche sui social. Mario Ricciardi (uno degli amministratori del gruppo, ndr) ha scritto che la pagina è aperta a tutti i candidati. Io non ho mai detto che non andrò su quella pagina. Magari mi farò intervistare da un altro amministratore o sceglierò un’altra piattaforma. Siamo solo a novembre, devo fare anche il sindaco…”.
Molti la rivogliono in municipio, ma qualcuno dice che in municipio è poco presente.
“Bisogna intendersi su cosa si intende per ‘presente’. Non ho mai mancato gli impegni istituzionali, ho sempre rispettato tutti i miei appuntamenti, compresi quelli con i cittadini. Nel 2014 ho detto che non avrei fatto il sindaco a tempo pieno perchè volevo mantenere la mia professione”.
In questi 5 anni come è cambiato il rapporto tra l’amministrazione e gli arlunesi?
“C’è diffidenza verso gli amministratori o gli uffici comunali. Io cerco di essere costruttivo, spiego i ‘no’ che a volte devo dire, anche se la gente è più lamentosa. Oggi è facile lanciare accuse, mentre è raro metterci la faccia. A volte noi sindaci siamo soli. Nonostante ciò sono contento di rappresentare i miei concittadini, sono entusiasta e pronto a ricandidarmi”.