Magnago, anziana morì dopo una rapina a casa: il Pm ha chiesto 7 anni e 8 mesi per il ladro

di Deborah Ali

MAGNAGO (MI) – Fu rapinata in casa sua a ottobre del 2021 e, cadendo, in alcune fasi della colluttazione con il ladro, si ruppe il femore. Dopo l’operazione in ospedale, morì a causa di una serie di complicazioni. Per la tragica scomparsa di Maria Scampini, 92 anni di Magnago, il pubblico ministero di Busto Arsizio ha chiesto di condannare a 7 anni e 8 mesi di carcere. Il responsabile della rapina, Gaspare Buffa, nel processo con rito abbreviato: secondo il magistrato, il 37enne di origini siciliane dev’essere ritenuto responsabile del decesso dell’anziana donna. Perché fu proprio quella caduta in casa a innescare una serie di conseguenze che portarono alla morte della 92enne.

7 anni e 8 mesi dopo una rapina a casa

Ora toccherà al gup, Luisa Bovitutti, decidere se pronunciare la sentenza o chiedere una nuova perizia. La prossima udienza in Tribunale è prevista per il 22 settembre. Il Pm ha concluso la sua requisitoria confermando la richiesta di condanna dell’imputato – sia per rapina, sia per omicidio preterintenzionale – a 7 anni e 8 mesi. La vittima, Maria Scampini, morì 25 giorni dopo l’aggressione a causa della frattura del femore. Buffa, assistito dall’avvocato Marco Bianchi, ha sempre negato di aver fisicamente aggredito l’anziana, ma ha ammesso di essere entrato in casa per derubare la donna.

Il legale del ladro

“Buffa – spiega il legale – ha raccontato di aver abbracciato Scampini per sottrarle gli orecchini che indossava e di averla poi lasciata appoggiata a una sedia. Il referto autoptico non individua in nessuna parte del corpo della signora lesioni o lividi dovuti ai calci e ai pugni dei quali il mio assistito è accusato. C’è una sola leggera lesione al mento, compatibile con una caduta accidentale. Per la frattura del femore si parla di una forte pressione. Forte pressione della quale, però, non c’è traccia alcuna. Anche in questo caso, i lividi che una simile aggressione avrebbero lasciato con certezza sono del tutto assenti. Confidiamo in una perizia super partes che possa davvero chiarire che da parte di Buffa non c’è stata alcuna aggressione fisica ai danni della signora Scampini”.

Sostieni la Libera Informazione


Sul nostro giornale on line trovi l’informazione libera e coraggiosa, perché noi non abbiamo padroni e non riceviamo finanziamenti pubblici. Da sempre, viviamo soltanto grazie ai nostri lettori e ai nostri inserzionisti. Noi vi offriamo un’informazione libera e gratuita. Voi, se potete, dateci un piccolo aiuto.

La morte dopo un mese

Maria Scampini

Le accuse contro Buffa, sarebbero avvalorate da una perizia chiesta dalla Procura proprio per accertare il nesso causale tra la morte e un’eventuale aggressione da parte del rapinatore. Dall’esame autoptico emergerebbe che la rottura del femore ha costretto l’anziana donna a sottoporsi a un’operazione,  che ha poi creato un marasma senile. La conseguenza è stata la morte dopo circa un mese della povera vittima. L’effrazione si era consumata nella mattina di domenica 31 ottobre 2021. L’aggressore era entrato nella abitazione intimando all’anziana di consegnarle i soldi. Di fronte al rifiuto della vittima, Buffa le avrebbe strappato gli orecchini lasciandola a terra ferita. L’anziana morì il 27 novembre seguente.