soldi pubblici • l’affondo disponga sulle bollette telefoniche della giunta precedente
Un bilancio di previsione difficoltoso quello del 2015, questo dovuto soprattutto ai pesanti tagli imposti dallo Stato. Durante il consiglio comunale fiume di mercoledì sera, l’amministrazione di Fortunata Barni ha presentato il suo primo bilancio previsionale, un programma che ha cercato di premiare e preservare le spese per l’istruzione e per il sociale. Il Comune di Robecco prevede di chiudere il bilancio 2015 in pareggio, con un ammontare di 5.424.335 euro. Un tesoretto in grado di far fronte a tutte le spese previste per la gestione corrente, dalla cifra di 4.319.089 euro. Senza contare i tributi che dovranno essere versati a Roma: 382 mila euro per la Tasi e 394 mila euro per l’Imu. Nonostante le continue vessazioni statali, la giunta Barni non ha aumentato le imposte, lasciando invariate tutte le tasse, causando anche una minore entrata di Imu nelle casse comunali da 50 mila euro. Ma per compensare i tagli statali senza incidere sui servizi offerti ai cittadini, l’amministrazione ha preferito falciare di netto diverse spese del Comune, a cominciare dal noleggio delle fotocopiatrici e dai rimborsi tributari. Uno dei tagli più significativi è stato quello delle bollette telefoniche, che ha portato ad un risparmio di 16 mila euro. “I tagli alla spesa per le utenze telefoniche – commenta il sindaco Barni – rientrano in una scelta ben precisa, ovvero di operare un maggior controllo sulle uscite del Comune per permettere un maggior risparmio, così da non imporre tasse più alte e intaccare i servizi primari come la scuola e il sociale”. Sulle bollette d’oro si esprime anche il consigliere Aldo Sponga, non risparmiando qualche critica: “Siamo partiti dai tagli alle spese proprio dalla telefonia. Spese che le precedenti amministrazioni non si sono preoccupate di controllare: le tariffe erano assurde ed esisteva anche un contratto di manutenzione per il centralino. Così, arriveremo a risparmiare il 50 per cento sulle utenze telefoniche, e offriremo anche un servizio di qualità superiore”. Un bilancio tutto sommato positivo, ma il 2015 potrebbe avere in serbo altre insidie per le risicate casse comunali di Robecco.
Consiglio • l’ira di Borsani
Rifiuti in paese, polemica in aula
Scoppia la polemica in consiglio comunale tra maggioranza e opposizione, durante il quarto punto all’ordine del giorno relativo alla raccolta differenziata. Lo scontro prende avvio quando l’assessore al bilancio Luca Parmigiani espone i costi del servizio offerto da ‘Aemme’: “Per il 2015 la spesa sarà di 802 mila euro. Siamo orgogliosi nel dire che questo è il primo anno, negli ultimi undici, in cui i costi sono diminuiti”. L’accusa del consigliere di minoranza Christian Borsani non si fa attendere: “Abbiamo approfondito i dati, e in realtà si nota che il quantitativo di rifiuti diminuisce rispetto agli altri anni, mentre il servizio costa di più. Facendo il conto del costo al chilo, l’andamento è rimasto costante come negli altri anni”. L’assessore replica: “Non sono rilevanti i chili di rifiuti. Il costo del servizio non cambia se si raccoglie di più o di meno”. Ma Borsani continua e interroga Fortunata Barni: “Sindaco, ad oggi chi ha la delega all’Ecologia? Secondo noi i cittadini devono sapere e deve essere chiaro chi è l’assessore all’Ecologia”. Barni non ci sta, e risponde subito: “Lei fa sempre la stessa domanda. Noi non lavoriamo come singole persone, la nostra amministrazione opera come un gruppo a 365 gradi. In ogni caso, è l’ufficio tecnico che si occupa dell’assessorato all’ecologia, ma come detto ci diamo una mano tutti”.