Una donna di Cisliano racconta: “Non dormivo più dai dolori e sono andata all’ospedale di Magenta per farmi visitare. Mi hanno detto di andare dal mio medico di base”. Lei invece si reca a Vigevano, dove le riscontrano il trauma. L’ospedale di Magenta si scusa
30 APRILE 2020
MAGENTA (MILANO) – “Sono andata al pronto soccorso di Magenta, ma non mi hanno visitata”. E’ questa l’accusa lanciata da una 42enne, residente a Cisliano, nel Milanese, che lunedì 27 aprile si è recata all’ospedale Fornaroli per un forte dolore al fianco.
Il racconto
“Avevo male da più di un mese – spiega la donna – ma non andavo in ospedale per paura del Coronavirus. Nei giorni scorsi però non riuscivo più nemmeno a dormire dal dolore. Quindi, dopo aver consultato sull’app della Regione quanto c’era da attendere nei vari nosocomi, sono andata al pronto soccorso di Magenta, dove risultavano esserci in coda solo due persone”.
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L’attesa infinita
E in effetti è così: “Al triage hanno raccolto i miei dati – continua la donna – e mi hanno detto di andare dal medico di base. Hanno avuto un atteggiamento scortese: io capisco il momento non facile, ma dirmi che c’era molta attesa, che non sapevano nemmeno se mi avrebbero visitata e trattarmi in quel modo non era proprio il caso”.
Da Magenta a Vigevano
Alla fine la 42enne, dopo una lunga attesa, scoppia in lacrime dal dolore e decide di andare al pronto soccorso di Vigevano. Dopo la visita, le riscontrano una costola rotta.
Le scuse
“Ho chiamato la direzione del pronto soccorso di Magenta per spiegare quanto accaduto. Sono stati gentili, si sono scusati. L’ho apprezzato molto”.