Ad Arluno, nel Milanese, il centrodestra è inesistente. Il capogruppo Luigi Alfieri non interviene in Consiglio sul bilancio, mentre la consigliere Valentina Parini fa scena muta dal 2019
16 MAGGIO 2021
ARLUNO (MILANO) – “Luigi, vuoi dire qualcosa?“. Silenzio. Siamo ad Arluno, nel Milanese, e per il secondo anno di fila, il capogruppo del centrodestra locale, Luigi Alfieri, non proferisce parola in Consiglio su un tema cardine come il bilancio. Nemmeno l’invito del sindaco Moreno Agolli smuove il taciturno consigliere (che nell’occasione aveva pure lasciato il microfono spento…).
Silenzi e assenze
D’altronde non è certo per dimenticanza se, in 2 anni di legislatura, gli interventi del leader della lista ‘Noi con Alfieri Sindaco’ non si trovano quasi mai sulle nostre pagine. Semplicemente Alfieri non rilascia considerazioni rilevanti durante le assemblee pubbliche, né si concede alle interviste. In fondo, di tale basso profilo ne avevamo avuto un assaggio alla vigilia delle ultime elezioni, quando l’attuale capogruppo decise di non partecipare al confronto pubblico tra candidati sindaco organizzato da ‘Libera Stampa l’Altomilanese‘.
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Centrodestra isolato e diviso
Già, perché nel 2019 Alfieri fu in corsa per la carica di primo cittadino alla guida del centrodestra unito. Il successo mancò per appena 39 voti. Una volta sconfitto, i primi a non credere nella sua leadership furono proprio gli alleati. La Lega fondò infatti un gruppo autonomo di minoranza, retto da Nella Corrado. Così a far compagnia ad Alfieri è rimasta solo Valentina Parini, la quale, però, si fa sentire ancor meno del suo capogruppo, al di là di appello e dichiarazioni di voto. A volte Parini dà persino la sensazione di non seguire le sedute con l’adeguata attenzione.
Il fair play non basta
Insomma, di questo passo la conquista del ‘fortino rosso’ arlunese da parte del centrodestra pare essere di nuovo rimandata. I conservatori locali, emarginato anni fa il ‘cavallo di razza’ Filippo Di Benedetto e divisi in Consiglio, rischiano ora il sorpasso dei civici di ‘Cambiamo Arluno‘, senza dubbio lo schieramento d’opposizione finora più ostico per Agolli. Alfieri, apprezzato per il suo fair play da chi scrive e soprattutto dall’intero arco consiliare, non può però nascondersi dietro a un carattere conciliante e a una certa timidezza d’animo. Alibi impossibili da concedere dinanzi a tale pochezza politica.