Furbetti • Micalizzi: “sinergia con l’ufficio tecnico per rendere più efficaci i controlli”
Arluno, la città degli abusi edilizi. Confrontando gli illeciti edili commessi in paese con i dati dei Comuni limitrofi, balza subito all’occhio che Arluno detiene un record di cui sicuramente non può vantarsi molto, visto che nel solo mese di luglio gli uffici comunali hanno accertato già quattro casi. Analizziamoli nel dettaglio, anche per cercare di specificare di quali ‘abusi’ si sta parlando. L’ufficio tecnico, dopo attenti controlli, ordina al signor C.F., proprietario di un immobile situato in via Collodi, di non iniziare i lavori di costruzione per un “villino residenziale”. Oltre alla richiesta di demolizione di alcuni piccoli lavoretti abusivi già svolti, i tecnici del Comune, il 3 luglio hanno effettuato un sopralluogo per verificare che l’ordinanza sia stata rispettata. Ovviamente, se a seguito del sopralluogo l’ordinanza non fosse stata rispettata, l’opera sarebbe stata considerata abusiva a tutti gli effetti, e per evitare la demolizione il proprietario avrebbe dovuto fare ricorso al Tribunale Regionale Amministrativo. Altri due casi di lavori non a norma sono stati accertati in via Mazzini: il 7 luglio, l’ufficio tecnico ordina una rimozione delle opere abusivamente realizzate. Qui, l’elenco è lungo: l’ampliamento del portico, cambio d’uso dei terrazzi, del box e della cantina, e la realizzazione di una tettoia e di una piscina esterna. L’ordine è di demolire i lavori svolti in modo non conforme, pena l’attivazione delle procedure di abuso edilizio. In via Mazzini, invece, il 9 luglio gli uffici comunali ordinano la sospensione dei lavori in corso e il ripristino di quelli già eseguiti, riscontrando della difformità nella costruzione di una scala esterna che confina con un altro immobile. In via per Turbigo, invece, il 6 luglio 2015 viene ordinato al proprietario dell’immobile di sospendere la realizzazione delle opere in corso, e di eliminare l’installazione di una copertura in Pvc (materiale similplastico) da 10 metri e di tre gazebi. A questo punto, abbiamo chiesto al comandante della Polizia locale Pietro Micalizzi come mai questa impennata di ‘abusi’ ad Arluno: “Stiamo adottando una strategia congiunta insieme all’ufficio tecnico, per rendere più efficace l’opera di monitoraggio dei casi di lavori edili irregolari. E’ proprio grazie alla sinergia dei due uffici, tecnico e di Polizia locale, che si è potuto aumentare il numero di controlli e soprattutto verificare gli illeciti incrociando i dati. Molto spesso queste verifiche nascono da nostre iniziative spontanee, quando ci accorgiamo durante i nostri giri che qualcosa non va, ma ci teniamo a precisare che interveniamo solo quando le segnalazioni che ci giungono sono ben circostanziate. Non prendiamo in considerazione le segnalazioni anonime di chi non si assume la responsabilità della denuncia”.