Alle elezioni amministrative di Arluno, nel Milanese, mancano ancora 3 anni. Agosto è però tempo di fantapolitica: chi si candiderà al posto di Agolli nel 2024? Il vicesindaco Adriana Carnazzola o l’assessore Pietro Tiberti? Le ipotesi

22 AGOSTO 2021

di Francesco Bagini

ARLUNO (MILANO) – Elezioni 2024 ad Arluno, nel Milanese: chi sarà il successore di Moreno Agolli nel centrosinistra? Al voto mancano 3 anni, ma una certezza c’è: l’attuale sindaco, dopo 2 legislature, non si potrà più ricandidare.

Un oliato meccanismo

Negli ultimi 20 anni il paese è stato retto da 2 persone: Luigi Losa e Moreno Agolli. Entrambi al momento di indossare la fascia tricolore avevano un’esperienza da assessore alle spalle e la tessera del Partito democratico in tasca. In base a tale meccanismo successorio si stagliano dunque 2 figure in ottica 2024: Adriana Carnazzola e Pietro Tiberti.

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Tiberti in pole position?

La vicesindaco Carnazzola, autentico braccio destro di Agolli e assessore alla scuola, sollecitata sull’argomento da ‘Libera Stampa l’Altomilanese‘, si chiama però fuori: “Ho fatto il mio servizio volentieri e nel 2024 lo terminerò altrettanto volentieri“. Tiberti è invece l’assessore alle opere pubbliche e per un quinquennio lo è stato anche con ‘Gigi’ Losa. Esperto, ma più giovane di Carnazzola, ha un certo physique du rôle utile alla causa. Eppure anche lui frena non senza ironia: “2024: domanda di riserva? Ora voglio realizzare il polo culturale“.

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Pietro Tiberti

Rondina primo sindaco donna?

In realtà ci sarebbe una terza carta. È Matteo Zappa, affabile assessore al sociale, al lavoro da 2 mandati, ma non iscritto al Pd: “Il 2024 è lontanissimo – risponde – e la pandemia ci costringe al contingente“. Infine un quarto nome interessante per entrare nella storia arlunese come primo sindaco donna potrebbe essere quello della ‘dem’ Nicoletta Rondina. Titolare di cultura, ecologia e attività ricreative, Rondina ha però debuttato in politica 2 anni fa.

Una faccenda delicata

Al di là di tali suggestioni estive, la successione di Agolli sarà una faccenda delicata. Adesso infatti, tra le fila dell’opposizione, è in campo la civica ‘Cambiamo Arluno’, che potrebbe rubare voti, soprattutto progressisti, in caso di un erede debole. Allo stesso tempo l’attuale primo cittadino ha un forte seguito di cattolici, pronti forse a virare verso il centrodestra dinnanzi a un successore ‘non praticante’.

Il Pd indica la rotta

E se alla fine il centrosinistra arlunese confluisse proprio in ‘Cambiamo Arluno’, lista scelta nel 2019 da vari ex ‘agolliani’? Ipotesi difficile, almeno stando alla risposta allusiva del segretario del Partito democratico locale, Paolo Profera, che indica la rotta: “Noi siamo per la continuità con l’amministrazione uscente. Arluno non ha bisogno di ‘cambiare…”.