Ha la danza nel sangue, da quando aveva 4 anni. Oggi raggiunge un traguardo importante: è stata selezionata nel cast di ‘Fame’, in scena al Teatro Nazionale di Milano (31 marzo – I maggio, regia di Federico Bellone). La trama è ispirata al celeberrimo film del 1980: ‘Fame’, che in Italia è noto con il titolo di ‘Saranno famosi’

15 marzo 2016

di Laura Oldani

ARLUNO (MILANO) – Anche Arluno, comune di 13.000 abitanti a Nord di Milano, ha le sue ‘glorie’ da mettere in mostra. E non è la prima volta. Prima Daniele Oldani, il tatuatore ingaggiato per un programma su Telesat Lombardia, ora Elisa Pilotti, 26 anni, la ragazza che è stata scelta per far parte del cast di ‘Fame: il Musical’, in scena al ‘Barclays Teatro Nazionale’ di Milano per la regia Federico Bellone dal 31 marzo al 1 maggio 2016. Una storia conosciuta in tutto il mondo e adattata in qualsiasi maniera: serie televisive, film, spettacoli teatrali, talent show. La sua trasposizione teatrale in scena a Milano è l’adattamento del film ‘Fame’ del 1980, ideato da David de Silva con le musiche di Steve Margoshes. Racconta la vita di studenti e insegnanti della prestigiosa ed ambitissima High School for Performing Arts di New York, dalle audizioni nel 1980 fino al diploma nel 1984. Una messa a fuoco sulla vita reale di questi artisti e della loro dedizione per la danza, il canto e la recitazione. Non mancano scene dedicati alle paure, ai litigi, ai pregiudizi, alle droghe, alle ambizioni e poi ai primi successi. C’è da dire che la scuola di New York vanta ex allievi del calibro di Al Pacino e Liza Minnelli. Dal suo debutto a oggi, ‘Fame’ è stato tradotto in un numero elevatissimo di lingue straniere e lo spettacolo teatrale è come se fosse la celebrazione dei suoi ormai 35 anni di successo, di pubblico e di critica. Intanto, abbiamo intervista Elisa Pilotti, determinata ballerina da quasi 22 anni.

Elisa, come ci si sente ad essere stata scelta nel cast di un musical a livello nazionale?

“Intanto grazie per lo spazio che mi dedicate. Ti risponderò molto sinceramente e mi fa piacere parlare di questa possibilità: poter far parte del cast di un musical così importante, messo in scena in uno dei teatri più famosi di Milano, è davvero emozionante. Posso dire di sentirmi felice e fortunata. Sto realizzando davvero un sogno di una vita. E’ inutile dire che sono veramente grata alle persone che hanno creduto in me, a partire dalla mia famiglia, da mia madre Valeria, a mio padre Domenico, ancora alle mie due sorelle Elena ed Erika, che da poco mi hanno regalato le mie due nipotine. Non potrei essere più felice. E non è una questione di fama, è il fatto di sapere che sono arrivata fin qui da sola, mettendo impegno e dedizione nella danza”.

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Che personaggio interpreti nel musical? E che tipo di ruolo?

“Io faccio parte dell’ensemble, che nel linguaggio della danza è fondamentalmente il corpo di ballo. Io sono una ballerina, ma come ben si sa in un musical degno di essere chiamato così, il cast deve contemporaneamente ballare, cantare e recitare. Essere completi, insomma, avere le basi in ognuna delle tre discipline e saper tenere un palcoscenico”.

So che studi danza da quando sei piccolissima, come ti sei avvicinata a questa disciplina e qual è stato il tuo percorso formativo?

“Probabilmente mia madre, nel suo subconscio, sapeva già che sarei diventata una ballerina o che, quantomeno, questo sarebbe stato il mio sogno e ciò che avrei voluto fare nella vita. Perciò, quando ho compiuto 4 anni, mi ha iscritta ad una scuola di danza di Milano (‘Fuori di Danza’, ndr). Ho iniziato a sperimentare qualsiasi tipo di danza e da quel giorno non ho mai smesso di ballare. Mi sono letteralmente innamorata della danza, e di tutto ciò che racchiude, tanto da decidere di frequentare l’Accademia Scuola del Musical sempre a Milano, specificatamente nel settore ‘musical’. Mi sono diplomata nel 2011 e ancora oggi continuo a studiare danza, nello specifico danza moderna, hip hop, tip tap e danza classica. Il primo musical che ho visto a teatro è stato ‘Chicago’ tantissimi anni fa e forse è stato lì che ho deciso che quella sarebbe stata la mia vocazione. La passione che ho messo nell’imparare a ballare si è trasformata, per mio volere, in una professione”.

Parliamo di ‘Fame’. Un musical che, prima di approdare in Italia, ha avuto un successo mondiale con il film, la serie televisiva e la sua trasposizione teatrale a Broadway. Cosa ne pensi della trama e della storia? 

“Penso che ‘Fame’, o ‘Saranno Famosi’, sia ancora un tema molto attuale, pur essendo pieno di elementi vintage facenti parte degli anni ’80. Nonostante siano passati per la precisione 35 anni dalla prima proiezione del film, è qualcosa che la maggior parte della popolazione italiana conosce. E sembra che i testi delle canzoni siano state scritti per essere riutilizzati, o tramandati, anche ai giovani dei giorni nostri. Per quanto riguarda la trama penso sia divertente, ma allo stesso tempo emozionante”.

A pensarci bene, reciti in un musical che mette in scena quello che tu stessa hai vissuto fino a oggi. E’ così?

“Sì. Ed è una fortuna, perché mi aiuta nell’interpretazione. Quale modo migliore di recitare ciò che facciamo quotidianamente nella realtà? Non dobbiamo calarci in un ruolo che non abbiamo mai interpreto, ma dobbiamo semplicemente essere noi stessi e ricordarci le emozioni provate all’interno dell’Accademia, e ti posso assicurare che sono tantissime. Diciamo anche che metterlo in scena, ballare, cantare le canzoni ed interpretare questo ruolo è davvero coinvolgente. E’ come se non fosse diverso dalla mia vita di tutti i giorni. Del resto, è ciò che ho sempre fatto e che continuerò a fare”.

Grazie Elisa, ti auguriamo il miglior successo per questo musical.

“Grazie a voi, davvero, questa ‘chiacchierata’ mi ha fatto molto piacere”.

(Chi volesse partecipare allo spettacolo, può acquistare i biglietti su Ticket One e raccogliere informazioni sul sito www.fameilmusical.it)