La Corte d’appello di Milano ha confermato l’assoluzione per il ministro del Turismo Massimo Garavaglia (Lega) dall’accusa di turbativa d’asta: era già stato dichiarato estraneo ai fatti in primo grado. Assolto anche l’ex vicegovernatore della Lombardia, Mario Mantovani (FdI), dalle accuse di corruzione, turbativa d’asta e abuso d’ufficio. In primo grado era stato condannato a 5 anni e 6 mesi. Assolti tutti gli altri 8 imputati
MILANO – La Corte d’appello di Milano ha confermato l’assoluzione per il ministro del Turismo Massimo Garavaglia (Lega), già assolto “per non aver commesso il fatto” nel luglio 2019 in primo grado dall’accusa di turbativa d’asta su una gara per il servizio di trasporto degli ammalati dializzate. All’epoca Garavaglia (che oggi esce immacolato dall’inchiesta della Procura di Milano) era assessore regionale all’Economia nella giunta di Roberto Maroni. Ma la vera novità della sentenza d’appello riguarda tutti gli altri imputati che in primo grado erano stati invece condannati. Tra loro anche anche l’ex vicepresidente della Lombardia ed ex sindaco di Arconate, Mario Mantovani, che era stato condannato a 5 anni e 6 mesi per corruzione, turbativa d’asta e abuso d’ufficio. L’accusa aveva chiesto una condanna superiore di un anno: 6 anni e 6 mesi. Tuttavia i giudici d’Appello hanno ritenuto di ribaltare completamente la decisione del primo grado, cancellando di fatto anni di indagini assieme alla pesante condanna. Oltre a Mantovani sono stati assoluti Giacomo Di Capua, Giorgio Scivoletto, Gianluca Parotti, Giovanni Tomassini, Sergio Finazzi, Antonio Pisano, Michele Franceschina e Francesco Errichiello. Confermata infine l’assoluzione anche per Vincenzo Battaglia.