Pioggia di polemiche a Vittuone, nel Milanese, per una frase razzista di un agente della Polizia locale, padre del capogruppo della Lega Nord. Il capo dei vigili lo condanna, la politica incredibilmente lo assolve. E lui, intanto, non si scusa
18 SETTEMBRE 2017
VITTUONE (MILANO) – “Se ci chiamava al momento vedi che fine faceva il negro!” No, non è una frase pronunciata al bar tra amici. E’ quanto scritto il 18 agosto sulla pagina Facebook ‘Sei di Vittuone se…’ da Pierfranco Frontini, vigile di Vittuone (nel Milanese) e papà del capogruppo di maggioranza, Monica Frontini (Lega Nord).
I fatti
La frase razzista è stata scritta dopo che una donna, lo scorso 18 agosto, denuncia sui social network di aver saputo che un uomo di colore ha aggredito alcune persone in pieno centro paese. Ma non fisicamente, come si vorrebbe lasciare intendere all’inizio. Il ragazzo, dopo aver provato a vendere qualche oggettino a una signora in piazza Garibaldi, ha insistito in seguito al rifiuto della donna. Un fatto da far comunque notare alle forze dell’ordine; prassi che però, a quanto pare, non è stata seguita: “Non c’è stata nessuna segnalazione in merito”, dichiara il comandante della Polizia locale, Giancarlo Mereghetti. Strano, visto che il sindaco leghista Stefano Zancanaro, sotto al post di denuncia, commentava: “L’episodio è stato riferito alla Polizia locale”. Al di là però del fatto in sé, appaiono molto gravi le parole scritte dall’agente Frontini e lette da centinaia di persone che bazzicano sul social network. Il vigile non ha ritrattato nemmeno di fronte a chi gli faceva notare l’inopportunità delle sue dichiarazioni.
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Le polemiche
“Un pubblico ufficiale non dovrebbe esprimersi in questo modo”, commenta un vittuonese, mentre un’altra cittadina aggiunge: “Non siamo mica nel Far west!” Dalle parole scritte da Frontini prende le distanze il corpo di Polizia locale di Vittuone: “Quella frase mi lascia sbigottito. E’ ripugnante che si scrivano certe cose: sono parole che fanno inorridire – dichiara Mereghetti – Nessuno di noi, nemmeno l’agente Frontini ha mai avuto comportamenti irregolari o anche solo trattato con scortesia nessuno, di qualsiasi nazionalità fosse. I problemi si risolvono rispettando la legge, non facendo i gradassi”. E conclude: “Quando l’agente tornerà in servizio, finite le ferie, chiederò spiegazioni in merito all’accaduto”.
La politica resta in silenzio
Reazioni, seppur molto blande, giungono anche dalle forze politiche di minoranza: “Ci vuole correttezza istituzionale da parte di chi ha un ruolo pubblico”, dichiara Laura Bonfadini, segretario Pd. “Così abbassa l’immagine dell’intero corpo di Polizia locale, anche di chi lavora bene”, commenta Ivana Marcioni, capogruppo di Viviamo Vittuone. “Mi aspetto che chi di dovere prenda le distanze da questa dichiarazione”, le parole di Diego Manfredi (M5S). Per Enzo Tenti (Insieme per Vittuone) “Tutti dovrebbero usare meno Facebook quando hanno un incarico pubblico e avere una maggiore riservatezza sugli interventi a favore della pubblica sicurezza”. Il sindaco Zancanaro, al momento, non ha rilasciato dichiarazioni né tanto meno preso le distanze dalla frase razzista scritta dall’agente Fronti.