Bonomelli Avelino Srl ed Edilmaren Srl, due aziende edili ora in liquidazione: entrambe erano controllate dall’imprenditore di Boffalora Paolo Bortolo Bonomelli, nome noto alle cronache giudiziarie, per essere finito (non indagato), nelle carte dell’inchiesta sui rapporti tra politica e ‘ndrangheta. Il processo è in corso a Milano. I fatti che raccontiamo risalgono agli anni 2007-2012, quando in comune governava l’asse Pdl-Lega Nord, anche se a decidere l’assegnazione diretta era sempre il capo dell’ufficio tecnico
di Riccardo Sala e Erika Innocenti
MAGENTA (MILANO) – Ci sono due società nella storia recente di Magenta, gestite dalla stessa persona, che hanno svolto 109 diversi interventi per un valore di quasi 2,4 milioni di euro, quasi tutti con affidamento diretto o con trattativa riservata. Stiamo parlando della Bonomelli Avelino Srl e della Edilmaren Srl, aziende edili ora in liquidazione che avevano a capo l’imprenditore boffalorese Paolo Bortolo Bonomelli, nome noto alle cronache giudiziarie, per essere finito (non indagato), nelle carte dell’inchiesta sui rapporti tra politica e ‘ndrangheta. Il processo è in corso a Milano.
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I fatti e le carte
I fatti da noi presi in esame risalgono agli anni 2007-2012, epoca dell’amministrazione Pdl-Lega Nord. In questo periodo si sono registrati, come detto, 109 interventi, di cui solo 6 con la ‘classica’ gara d’appalto pubblica, 4 ad affidamento diretto e 99 a cottimo fiduciario, una speciale trattativa privata che prevede una piccola gara d’appalto con almeno cinque soggetti, tutti scelti dal Comune. Le aziende La prima ad entrare in scena è la Bonomelli Avelino, società edile presieduta dall’imprenditore di Boffalora. Tra il 2007 e il 2010, la suddetta azienda opera in città 42 interventi di manutenzione e costruzione di beni pubblici, come gli interventi di ristrutturazione di Casa Giacobbe o del cimitero. La Bonomelli Avelino dichiarerà poi fallimento nel novembre del 2010. Da qui la regia si sposta sulla Edilmaren, azienda con una storia un po’ più interessante. La Edilmaren, infatti, nasce come impresa edile di una multinazionale, creata ad hoc per la costruzione di capannoni di stoccaggio. Nel 2008, la multinazionale dismette l’impresa, lasciando spazio ad eventuali acquirenti. Qui entra in gioco Bonomelli, che nel 2009 rileva Edilmaren. Nel marzo del 2009 viene creato il nuovo Cda, ed Edilmaren entra subito nelle grazie di Magenta, dato che nel giugno dello stesso anno si registra il primo intervento affidatole dal Comune. La società continuerà ad operare a Magenta fino alla fine del 2012, collezionando in totale 67 interventi di vario genere. Nel 2013, infine, anche Edilmaren dichiara fallimento.
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Le opere
La tipologia degli interventi è vastissima. Si va dalle manutenzioni delle scuole, dei monumenti, delle caserme, degli argini del Naviglio e del Villoresi, delle strade, del cimitero, delle piazze, dei sottopassi e degli alloggi comunali. Per di più si tratta di piccole e continuative manutenzioni, ma si registrano anche interventi da decine di migliaia di euro e alcuni da quasi 200.000 euro, come quello alla scuola primaria Santa Caterina. Interessanti, poi, sono le 4 opere ad affidamento diretto, le quali riguardano interventi al tetto di 3 scuole e al cimitero. Per legge, solo pratiche urgenti possono venire trattate con affidamento diretto se superano il tetto di 40.000 euro, e guarda caso tutte quante superano la soglia stabilita. Quali calamità naturali hanno sconvolto quel di Magenta per causare gravi danni in poco tempo, tali da giustificare un provvedimento urgente? Il tempo per organizzare una gara regolare non ci sarebbe stato? Sono scelte d’amministrazione, per carità, ma fanno sorgere qualche interrogativo.