Arluno, nel Milanese, è un fortino del centrosinistra. Il sindaco Moreno Agolli racconta il primo anno del suo secondo mandato, celebrato nel mezzo di una pandemia globale.
14 GIUGNO 2020
ARLUNO (MILANO) – Quando lo contattiamo, il sindaco Moreno Agolli è appena uscito dal municipio: “Ho celebrato un matrimonio. È il primo dopo il lockdown“. La scorsa settimana invece il primo cittadino arlunese ha festeggiato i 12 mesi del suo secondo mandato, sempre alla guida di una lista civica di centrosinistra supportata dal Partito Democratico.
Sindaco Agolli, torniamo al 2019. Fu un inizio turbolento: Ignazio Castro, vostro consigliere, quasi minacciò le dimissioni.
“Ci furono delle incomprensioni sulla distribuzione delle deleghe. Col tempo la situazione è rientrata. Ora la maggioranza è coesa“.
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Castro però a settembre ha votato con le minoranze a favore della commissione bilancio: perché voi l’avete bocciata anche in questo secondo mandato?
“Ritengo il consiglio comunale, e non una commissione, il luogo deputato per confrontarsi su una questione delicata e soprattutto politica come è il bilancio“.
Evita il dialogo?
“No, infatti abbiamo approvato il bilancio partecipato e il Question time”.
È vero, ma entrambe le proposte sono state avanzate dalla civica Cambiamo Arluno.
“Sì, ma sono state accolte in modo positivo. Aggiungo: appena le condizioni sanitarie lo permetteranno organizzerò anche delle assemblee con la cittadinanza per decidere insieme un intervento sulle opere pubbliche“.

Quali sono i principali punti del programma già realizzati?
“È in corso l’efficientamento energetico degli edifici pubblici e la sostituzione con i Led dell’illuminazione del paese. Abbiamo ricevuto l’ok per la seconda casetta dell’acqua che sorgerà nel parco Sant’Apollonia. Inoltre segnalo l’avvio del servizio di ritiro a domicilio dei rifiuti ingombranti e il restyling del patrimonio viario, con la creazione di dossi nelle vie San Francesco e Mazzini e l’installazione delle colonnine di ricarica per le auto elettriche. Infine mi piace ricordare il contest d’arte di strada per i giovani con cui è stato riqualificato parte del muro del campo sportivo“.
Dalla passata legislatura avete ereditato alcuni progetti irrisolti: gli orti urbani, la tensostruttura di via Adamello, la duna di mitigazione della TAV, l’area feste e il Cralex: a che punto siamo?
“Gli orti urbani non rientrano nell’attuale programma, in quanto non più prioritari in relazione al costo di realizzazione. La tensostruttura entro l’anno si cercherà di darla in gestione tramite una manifestazione d’interesse. La duna è invece in fase di progettazione da parte di Rete Ferroviaria Italiana. L’area feste ad agosto verrà separata dal campo sportivo, così vi potremo intervenire. In merito al Cralex, a maggio abbiamo stanziato dei soldi per ristrutturarne la facciata. Se riusciremo ad avere i finanziamenti statali lo useremo come casa delle associaizioni o per eventi pubblici“.

Il Coronavirus cambierà molto i vostri piani?
“È probabile. Siamo in un regime d’emergenza, ci sono meno entrate e una porzione dell’avanzo di bilancio coprirà gli ammanchi. Si parla di almeno 700.000 euro“.
Eppure il progetto nuova biblioteca rimane in agenda.
“Facciamo chiarezza. La biblioteca non parte adesso. Quest’anno svolgeremo solo lo studio di fattibilità da circa 10.000 euro. Certo, non nego sia l’opera cardine della legislatura. Faccio presente inoltre che nel 2021 prevediamo di incamerare risorse da un intervento importante: un insediamento industriale sulla SP34 che frutterà circa un milione e mezzo di oneri“.
Nell’affrontare la pandemia le opposizioni l’hanno imputata di lentezza e di poca condivisione.
“Rivendico l’approccio, in relazione anche all’esiguo personale di cui disponevo. Altri sindaci si sono spesso lanciati in roboanti annunci prima di rendere operativi gli aiuti. Ho avuto un ampio confronto in consiglio e durante la Fase 1 ho esaminato le proposte mirate della Lega“.

Cosa prevede per i prossimi mesi?
“Nel corso dell’estate faremo interventi su scuole e strade. Invece con i fondi regionali di 500.000 euro chiuderemo entro ottobre il secondo lotto di lavori al campo sportivo“.
Che Arluno ha visto nei giorni dell’emergenza sanitaria?
“La nostra rete solidale è stata ancora una volta straordinaria: protezione Civile e Caritas, ma anche tanti volontari. Ho scritto loro una lettera di ringraziamento. Ho scoperto persone pronte a dare una mano, con un impegno che non si è esaurito dopo le prime difficoltà. La comunità ha saputo stringersi intorno a sé e ripartire“.