E’ la vecchia politica, quella che sistema amici e parenti, fa fuggire i giovani all’estero e fa affondare questa disgraziata nazione. Il merito resta una parola per far abboccare i gonzi in campagna elettorale, ma poi è sempre all’ultimo posto. Loro, del resto, tengono famiglia
27 FEBBRAIO 2016
ARCONATE (MILANO) – Chi conosce Mario Mantovani (ex sindaco di Arconate, ex senatore ed ex vicepresidente della Lombardia, oggi agli arresti per corruzione, concussione, turbativa d’asta e abuso d’ufficio: le indagine sono chiuse, udienza preliminare l’8 marzo, con il comune di Arconate, parte offesa, che quantificherà i danni, finora stimati in 500.000 euro) non sarà rimasto sorpreso dalla telefonata del dicembre 2013 con Silvio Berlusconi dove, fra battute sul sesso con le segretarie e giovincelli da lanciare nell’agone politico, si lottizzano le Aler, le agenzie pubbliche che gestiscono e assegnano le case popolari, con un occhio di riguardo a quella pletora di mestieranti senza né arte né parte ma con qualche santo in paradiso. Spaccato deteriore di una classe politica che dimentica il merito, che fa fuggire i giovani all’estero e che sembra capace soltanto di curare gli interessi di amici e parenti. Tengono famiglia, del resto. E infatti al Family Day sono sempre in prima fila.
Il ‘faraone’ e sua nipote
Chi ha memoria, dicevamo, ricorderà che nel maggio 2014, quando mancavano pochi giorni alle elezioni comunali della piccola Arconate (comune di 6.500 abitanti a nord di Milano), Mantovani promise posti di lavoro in cambio di voti. E lo fece pubblicamente, davanti a 300 persone nel corso di un comizio per tirare la volata al candidato sindaco Samanta Rellamonti, sua nipote. Lui, ‘il faraone’, non poteva più candidarsi sindaco, dopo 13 anni e 3 mandati (la legge ne prevede al massimo 2, ma uno fu ottenuto con un ‘trucchetto’, cioè con le dimissioni dei consiglieri di maggioranza poco prima della metà della seconda legislatura).
Sostieni la Libera Informazione
Sul nostro giornale on line trovi l’informazione libera e coraggiosa, perché noi non abbiamo padroni e non riceviamo finanziamenti pubblici. Da sempre, viviamo soltanto grazie ai nostri lettori e ai nostri inserzionisti. Noi vi offriamo un’informazione libera e gratuita. Voi, se potete, dateci un piccolo aiuto.
Il video con la promessa dei posti di lavoro
Un video dunque (CLICCA QUI PER GUARDARLO), che dice molto: “Adesso per esempio – ammicca Mantovani davanti a un’adorante e addomesticata platea – ho nelle mie possibilità, perché voi me le avete consentite eleggendomi in Regione, anche di segnalare delle persone. Ho bisogno di direttori generali, ho bisogno di persone… che me lo chiedono. Anche lo Stomatologico di Milano me lo sta chiedendo. Io, come prima cosa, mi vien da segnalare la gente di Arconate”. A parte l’italiano, alquanto difettoso, fa impressione la concezione della politica dell’ex senatore berlusconiano, che proviene dalla Democrazia Cristiana corrente ‘andreottiana’, perché antepone al merito e alle capacità la provenienza geografica. Come dire, sei di Arconate? Per te c’è lavoro. Si rimane basiti.
ALTRI APPROFONDIMENTI
- Lottizzazione Aler, la telefonata di Mantovani a Berlusconi
- Inchiesta Mantovani, la Procura: a giudizio 15 indagati
- Inchiesta Mantovani, la richiesta di rinvio a giudizio
- Inchiesta Mantovani, il tesoro del politico: 11 milioni
- Inchiesta Mantovani, il nuovo avvocato è un ‘comunista’
- Inchiesta Mantovani, il legale smentisce il suo cliente
- Inchiesta Mantovani, dubbi della Procura su arresti domiciliari
- Inchiesta Mantovani, Arconate chiede i danni: 500.000 euro
- Inchiesta Mantovani, ESCLUSIVA: i documenti sull’accusa di corruzione